RESISTENZA ELETTRICA TRANSFEMMINISTA

Manifesto

Resistenza Elettrica Transfemminista

AUTONOMIA E AUTODETERMINAZIONE
Rifiutiamo piattaforme e algoritmi che ci controllano o ci etichettano. La rete deve essere decentralizzata e inclusiva, permettendo a tutte le identità di definirsi, esprimersi e partecipare senza imposizioni normative o patriarcali.

CONOSCENZA È LIBERTÀ
Chi controlla le tecnologie controlla le narrazioni di genere e identità. Diffondiamo software libero, trasparenza algoritmica e strumenti che restituiscono potere alle comunità marginalizzate, perché libertà digitale e autodeterminazione personale sono inseparabili.

CONTRO IL PROFITTO COERCITIVO E L’ESCLUSIONE
I dati non devono essere usati per opprimere, profilare o discriminare. Le piattaforme cooperative e comunitarie devono includere pratiche intersezionali, garantendo accesso equo e sicurezza per tutte le identità.

SOLIDARIETÀ E RESISTENZA ORGANIZZATA
L’anarchia non è caos: è sostegno reciproco. Creiamo reti inclusive e comunità libere, dove la resistenza contro la sorveglianza e la discriminazione va di pari passo con l’empowerment di chi subisce oppressioni multiple.

ANONIMATO ED ESPLORAZIONE DELL’IDENTITÀ
L’anonimato è strumento di libertà e protezione. Permette di esplorare, ridefinire e sperimentare la propria identità senza timore di giudizio o persecuzione. La rete deve offrire spazi sicuri per la scoperta personale e la creazione di sé.

DISOBBEDIENZA CREATIVA E RIBELLIONE TRANSFEMMINISTA
Quando la tecnologia rinforza gerarchie di genere, identità normative o esclusione, opponiamoci.
Anonimato, d.i.y. e sperimentazioni digitali diventano strumenti di autodifesa e di affermazione delle identità non conformi.

PRATICHE DEL LABORATORIO
Siamo un gruppo di corpi in corto circuito con il sistema. Smontiamo macchine, linguaggi e gerarchie per restituire alla tecnologia la sua parte umana e comune.
Nel nostro spazio si salda, si programma, si ripara, si riusa. Ma soprattutto si disobbedisce: all’obsolescenza programmata, al capitale che brevetta la vita, alle logiche che escludono chi non rientra nello standard.
Pratichiamo un’elettronica transfemminista: aperta, accessibile, antitecnocratica e anticonsumista.
Crediamo nella conoscenza condivisa come gesto di cura, nella rete come alleanza, nella materia come archivio di possibilità.

RICICLO E AUTONOMIA MATERIALE
Recuperare, riparare e reinventare gli scarti è per noi un atto politico. Contro la logica del nuovo a tutti i costi, pratichiamo il riuso come forma di resistenza.
Ogni oggetto salvato dal rifiuto, ogni materiale riattivato, è una piccola liberazione dalla catena del consumo e del debito.
Ogni cavo recuperato, ogni circuito riattivato è un atto di libertà, perché nessun corpo e nessuna macchina devono essere lasciati indietro.